Caffè, performance cognitive ed umore

Diversi studi hanno dimostrato che l’assunzione di dosi moderate di caffeina ha un effetto benefico sulle performance cognitive e sull’umore ed è associata anche alla riduzione del rischio di sviluppare sintomi depressivi.

In Europa la salute e i disturbi mentali (tra cui ansia e depressione) rappresentano una grande sfida per la salute pubblica. Ogni anno, infatti, nel nostro continente 1 persona su 15 soffre di una forma grave di depressione e, se si includono ansia e altre varie forme di depressione, ne sono affette circa 4 persone su 15.
Il caffè, così come il cacao e il tè, sono continuamente oggetto di indagine, in quanto ricchi di composti polifenolici che possono avere effetti benefici sulla salute mentale, inclusi il comportamento, l’umore, le emozioni, la depressione e le capacità cognitive.

Molte ricerche presentate dall’Institute for Scientific information on Coffee (ISIC, www.coffeeandhealth.org) hanno evidenziato gli effetti positivi della caffeina sull’umore e sull’attenzione, oltre che un potere protettivo contro il rischio di sviluppare sintomi depressivi:

  • l’evidenza epidemiologica ha dimostrato che dosi basse o moderate di caffeina (corrispondenti a 2-5 tazzine di caffè al giorno) migliorano il tono edonico o grado di piacevolezza e riducono l’ansia;
  • dalla ricerca risulta, inoltre, che un’assunzione di 75 mg di caffeina (l’equivalente di 1 tazzina di caffè) ogni 4 ore porta a un costante miglioramento dell’umore nel corso della giornata;
  • un altro studio ha riscontrato che una singola dose di 60 mg di caffeina produce un miglioramento evidente sull’attenzione e la prontezza, sulla contentezza e sull’umore;
  • da un’ulteriore ricerca è emerso che l’assunzione di 100 mg di caffeina diminuisce significativamente apatia e stanchezza e aumenta il vigore;
  • dagli studi risulta che la caffeina tende ad avere un effetto benefico sull’umore dei consumatori abituali rispetto ai non consumatori, ma quando è assunta da non consumatori i miglioramenti nelle performance cognitive sono più evidenti;
  • diverse ricerche hanno esaminato l’impatto di dosi moderate di caffeina (200 mg) in combinazione con una bassa assunzione di carboidrati (50 mg) e hanno dimostrato che la combinazione influenza positivamente l’umore e le performance cognitive, diversamente dalla sola assunzione di carboidrati;

  • un piccolo studio pilota ha evidenziato che anche il caffè decaffeinato può migliorare l’umore e le performance cognitive, ma il caffè normale ha un effetto positivo più forte sul buonumore e sui processi di attenzione;
  • una metanalisi del 2016 con un totale di 346.913 soggetti coinvolti e 8.146 casi di depressione ha suggerito che il consumo di caffeina può avere un effetto protettivo contro la depressione;
  • una ricerca del Nurses’ Health Study condotta su 50.739 donne di età media 63 anni, ha suggerito che le donne che hanno consumato 2, 3 o almeno 4 tazze di caffè normale al giorno sono meno soggette a sviluppare depressione rispettivamente del 15% o del 20%, rispetto a coloro che hanno bevuto al massimo una tazza di caffè normale a settimana;
  • uno studio di coorte su uomini finlandesi ha riportato una riduzione del rischio di depressione del 77% nei bevitori accaniti di caffè (che consumano oltre 813 mg di caffeina al giorno;
  • uno studio giapponese trasversale ha analizzato l’impatto del consumo sia di tè verde che di caffè sui sintomi depressivi, suggerendo il consumo di più di 2 tazze di caffè al giorno possono offrire una protezione contro la depressione;
  • un ulteriore studio trasversale condotto su 10.177 soggetti coreani dai 20 ai 97 anni, che hanno partecipato al quinto Korean National Health and Nutrition Examination Survey, ha suggerito che il consumo di caffè può avere effetto protettivo sul rischio di depressione;
  • la ricerca sui sintomi depressivi nei partecipanti che hanno ricevuto caffè normale (150 mg di caffeina) o caffè decaffeinato (9 mg di caffeina) ha dimostrato che il caffè normale favorisce un comportamento cooperativo nel gioco e la condivisione di sensazioni di tristezza, suggerendo che il caffè normale può migliorare il supporto sociale e alleviare i sintomi depressivi;
  • uno studio ha valutato le risposte emotive alle bevande a base di caffè, al fine di sviluppare un lessico per descrivere le sensazioni che si provano quando le si beve. Dai risultati è emerso che chi beve caffè ricerca diverse esperienze emotive dalla bevanda: sensazioni energetiche positive minori, emozioni positive forti e una sensazione di concentrazione mentale.

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