Relazione tra caffè, sonno e veglia

Un report stilato dall’Institute for Scientific Information on Coffee illustra gli influssi del caffè sul ciclo sonno-veglia

L’Institute for Scientific Information on Coffee (ISIC) veicola un report a cura di un team di specialisti europei che si sono focalizzati sulla relazione tra caffè, sonno e veglia. Il documento è corredato da un’infografica su caffè e sonno, che illustra come il caffè possa aumentare i livelli di allerta e influire sul ciclo sonno-veglia. Cercando di individuare gli effetti positivi e l’importanza di un buon sonno notturno, gli esperti hanno esaminato come le persone di solito sfruttano i vantaggi derivati dal consumo di caffeina e ai fattori che contribuiscono a determinare il motivo per cui la caffeina è in grado di influenzare il sonno di alcune persone, ma non di altre.

Principali evidenze 


  • La privazione del sonno volontario, in soggetti sani, è la causa più comune di un’eccessiva sonnolenza. Succede quando le persone non si concedono abbastanza ore di sonno: spesso questa è la conseguenza dello stile di vita contemporaneo, come l’abitudine a non staccare mai dal lavoro o l’utilizzo degli smartphone a letto.
  • L’effetto della caffeina sul sonno varia notevolmente tra gli individui e per questo motivo alcune persone potrebbero riscontrare come il consumo di caffè possa incidere o meno sulle proprie ore di riposo. I fattori che influenzerebbero questi effetti possono essere: età, sesso, genetica e metabolismo[1,2].

  • Non c’è un quantitativo preciso di ore stimate per il sonno notturno; una stima approssimativa per gli adulti sarebbe tra le 7-8 ore per notte, ma varia da un individuo a un altro. Tra l’altro, ci sono persone che possono dormire regolarmente 5 ore a notte, senza rendersi conto che queste ore non sono sufficienti a riposare.
  • L’incremento del livello di veglia è uno degli effetti derivati dal consumo di caffeina[3]. Questo effetto può aiutare in situazioni di stanchezza/affaticamento come i casi osservati di privazione del sonno e della stanchezza (per esempio persone che lavorano in turni o stanchezza da jet lag[4,5]).
  • Il consumo di caffeina potrebbe prolungare il tempo necessario per addormentarsi, riducendo il tempo totale di sonno e peggiorando la qualità del sonno percepita[6,1].

Gli esperti hanno evidenziato alcuni metodi attraverso i quali gli operatori sanitari possono aiutare le persone particolarmente sensibili agli effetti stimolanti della caffeina a gestire il loro sonno, come per esempio conteggiare i quantitativi di caffeina assunti durante il giorno e attraverso molteplici alimenti (ad esempio: riconoscendo che la caffeina è presente anche nel tè, nella cola, nelle bevande energetiche e nel cioccolato).

Il team di esperti che ha redatto il report è composto da:

  • Dott. Renata Riha, Consultant in Sleep and Respiratory Medicine, presso il Royal Infirmary di Edimburgo e Honorary Reader dell’Università di Edimburgo
  • Dott. Elena Philippou, Assistant Professor in Nutrition-Dietetics all’Università di Nicosia a Cipro e Visiting Lecturer al King College di Londra
  • Prof. Hans Peter Landolt, co-head della Clinical Research Priority Program (CRPP) Sleep and Health dell’Università di Zurigo.

Anche questo report conferma il parere EFSA (European Food Safety Authority) sulla caffeina[7] che ritiene che un’assunzione moderata, pari a 400 mg di caffeina al giorno (circa 4-5 tazzine di caffè) sia sicura nella popolazione adulta, parte di una dieta sana ed equilibrata e di uno stile di vita attivo[8].

Bibliografia
1 Clark I. and Landolt H.P. (2016) Coffee, Caffeine, and Sleep. Sleep Med Rev, 10.1016/j.smrv.2016.01.006, published online ahead of print.

2 Byrne E.M. et al. (2012) A genome-wide association study of caffeine related sleep disturbance: confirmation of a role for a common variant in the adenosine receptor. Sleep, 35(7):967-75.

3 EFSA Panel on Dietetic Products, Nutrition and Allergies (NDA) (2011) Scientific Opinion on the substantiation of health claims related to caffeine and increased fat oxidation leading to a reduction in body fat mass (ID 735, 1484), increased energy expenditure leading to a reduction in body weight (ID 1487), increased alertness (ID 736, 1101, 1187, 1485, 1491, 2063, 2103) and increased attention (ID 736, 1485, 1491, 2375) pursuant to Article 13(1) of Regulation (EC) No 1924/20061. EFSA Journal, 9(4):2054.

4 Ker K. et al. (2010) Caffeine for the prevention of injuries and errors in shift workers. Cochrane Database Syst Rev, (5):CD008508.

5 Arendt J. (2009) Managing jet lag: Some of the problems and possible new solutions. Sleep Med Rev, 13:249-56.

6 Roehrs T. et al. (2008) Caffeine: sleep and daytime sleepiness. Sleep Med Rev, 12:153-62.

7 EFSA (2015) Scientific Opinion on the Safety of Caffeine. EFSA Journal, 13(5):4102.

8 ISIC, ‘coffee as part of a healthy diet and lifestyle’. Available at http://coffeeandhealth.org/wp-content/uploads/2016/03/Roundtable-report_Coffee-as-part-of-a-healthy-diet.pdf